Intervista allo chef Diego Citterio


Intervista allo Chef
Diego Citterio


DIEGO CITTERIO, classe 1983 nato a Giussano, diplomato presso l’Isituto alberghiero del Collegio Ballerini a Seregno lavora nel Piccolo Tibet da circa dieci anni !!

All’età di 19 anni inizia la sua carriera lavorativa lontano da casa, la prima stagione estiva la passa a Portofino nell’Hotel Splendido mare, poi in sequenza a Rapallo – Hotel Excelsior Palaca, Milano – Hotel Principe di Savoia, Sicilia – Hotel Sant’Andrea; qui decide di lasciare il mare e approdare a Livigno nell’Hotel Lac Salin….ad oggi, da ormai 6 anni si trova all’Hotel Spol nella veste di Chef Saucier e fa parte dell’Acpl dal 2014, con l’inizio del progetto “Leina da Saor”.


1. Quando hai deciso di fare il cuoco?

Già quando frequentavo le medie, a casa mi divertivo a cucinare, ricordo che un giorno mio papà Levio mi aveva detto: “mi piacerebbe che tu facessi il cuoco”, forse è stata proprio questa la spinta in più per iscrivermi alla scuola alberghiera.

2. Prima esperienza in cucina ?

Prima di iniziare le vere stagioni lavorative fuori casa, le mie prime esperienze nel mondo del food si sono tenute durante le festività, andavo in una pasticceria artigianale e  aiutavo nei piccoli “lavoretti” quotidiani “pulivo i banchi”, “imbustavo le brioches”, “rompevo le uova” e cosi via…il sabato pomeriggio invece, aiutavo presso un catering per servizi cinematografici a Milano e dintorni.

3. Cosa ti piace cucinare ?

Mi piace molto cucinare il pesce, grazie alle esperienze avute in Sicilia e Liguria, ma anche i lievitati e recentemente lo Street Food mi interessano notevolmente.

4. Attrezzo o utensile che utilizzi maggiormente ?

Sicuramente i coltelli, per me non sono solo dei semplici attrezzi, sono molto appassionato, in particolare di coltelli Giapponesi. Ricordo ancora che i miei primi coltelli sono stati un regalo da parte dei miei genitori, una “valigetta di coltelli Due Buoi”.

5. Cucini anche a casa ?

Generalmente no, essendo lontano da casa quando rientro, adoro mangiare della mia mamma Patrizia, i suoi risotti sono irraggiungibili, in modo particolare quello alla milanese…non sono mai riuscito a farne uno cosi buono !!

6. Quale è il tuo Hobby ?

Credo che il mio hobby sia viaggiare, appena il lavoro me lo permette faccio le valigie e parto, recentemente ho fatto un viaggio in Giappone… mi è rimasto nel cuore !!

7. Episodio o evento legato al lavoro che non dimenticherai mai ?

Quello che non dimenticherò mai del mio lavoro sono state le stagioni, ricominciare sempre da capo in posti nuovi, le grandi brigate, gli alloggi e le serate con i colleghi….”pesanti ma belle”, tutti dovrebbero provarlo nella vita, insegna molto !!

8. C’è un cuoco tra i grandi Chef che stimi particolarmente ?

Ci sono diversi Chef che stimo molto, alcuni erano i miei capi partita e ora sono diventati grandi,  ma in particolare  stimo Vincenzo Pinto del ristorante A’Cuncuma a Palermo. Durante le stagioni insieme a lui in Sicilia ho imparato molto riguardo al pesce e tutte le sue sfaccettature, la ricetta che ho scelto ne è la conferma…


Ricetta d’autore

Triglia beccafico con caviale d’arancia e double burger di astice e guacamole

Ho scelto questa ricetta perché le preparazioni e gli ingredienti racchiusi in essa mi rappresentano molto a partire dal pane, l’esotico e l’agrumato, per arrivare infine all’astice e la triglia beccafico.


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